Giovedì 12 aprile 2018 alle ore 18


Care amiche di ChiAmaMilano e del Movimento Uomini casalinghi,
è con piacere che vi invitiamo all'iniziativa:
1968-2018: 50 anni di R/Evoluzione Domestica del Movimento degli Uomini Casalinghi. A cura di Antonio D'Andrea.
Giovedì 12 aprile alle ore 18




Programma della serata:
- conferenza conviviale
- laboratorio di Pasta dell'OCA (Ortica Canapa e Alloro). Si richiede alle partecipanti di portare mattarello e
chi l'avesse, macchinetta per fare la pasta.


kare Amiche/i,
vi segnalo questa iniziativa-incontro a Milano.
Con le amiche/i di Chiamamilano da quasi 10 anni collaboro e quasi ogni anno facciamo un dibattito conversazione conviviale.
A Milano e dintorni ho trascorso la maggior parte della mia vita e grazie alla frequentazione della Libreria delle Donne ho preso coscienza di tante cose fino a proporre-lanciare-Giocare il movimento degli uomini casalinghi che formalmente nasce a dicembre del 1985 ma l'incubazione-gest(icol)azione (i famosi primi vagiti) inizia già dal 1968 se non ancora prima.
All'appuntamento di giovedì 12 aprile porterò ancora dei capi d'abbigliamento che indossavo-avevo in quegli anni perchè una delle mie pratiche è la cura del vestiario. E l'Abito fa il ragazzo che a sua volta fa l'abito (o meglio potrebbe arrivare a fare).
Ma chiaramente sarà l'occasione per riflettere e discutere insieme su questo percorso particolare che è venuto quasi da sè e che si è sviluppato strada facendo.
In anteprima annuncerò la inaugurazione in giugno della Casa-Museo-Archivio-BiblioLudoteca (e tant'altro) a livello mondiale -mi imbarazza dirlo ma sono convint che occorra un centro mondiale, se non planetario per continuare a interrogarmi/ci- sui punti nodali portati in dote/dono/ringraziamento/riconoscenza dal e del Movimento degli uomini casalinghi, a Capracotta.
Questa casa è la stessa ove mia madre, Peppina Borrelli mi ha messo al mondo.
Certo non vorrei che, anzi lo vorrei proprio, che si riflettesse sulle Case Natali e i motivi per cui siamo messi/e al mondo. Per esempio si fa un gran parlare della casa di Gesù, messo al mondo per una missione per salvare tutto il mondo da un peccato originale.
A parte il fatto che Eva-Lilith facevano bene a mangiare mele e melograni dell'Albero della Conoscenza -l'ignoranza è devastante, vedi l'ignoranza sessuale-sentimentale in primis e tra i secundis l'ostinazione a credere che il sole ruotasse intorno alla terra a partire dalla scellerata affermazione di Paolo di Tarso: "fermati o sole"- ma è devastante che sia un uomo, fosse anche un padreterno- a volere un figlio per un suo progetto e per di più senza una minima relazione con la Madonna se non strumentale.
E Gesù che si sente investito -e non rifiuta (povero Cristo)- quella vita strumentale e da missionario.
Personalmente mi considero figlio di una donna e ho rifiutato le aspettative  maschili del mio genitore e ho capito che essere riconoscenti verso mia madre e tutto l'Albero materno e saper dialogare con le donne senza strumentalismi a fini di potere e l'agire soprattutto nella sfera della Cura sono i due fuochi dell'Ellissi su cui ho cercato di costruire la mia esistenza. 
E quindi da parte mia l'evoluzione dei giovani uomini del '68 che hanno avuto negli hippies la loro più viva consapevolezza di costruirsi una vita al di fuori del modello vetero patriarcale rifuggendo carriera, urbanesimo famiglia per approdare a una centralità del corpo, delle relazioni con la natura il più selvaggia possibile, vivere l'amore non in maniera strumentale nè la sessualità a fini riproduttivi e come corollario la non-violenza (pace e amore) trova nella realtà del tornare ad essere o essere ragazzo -E IL RELATIVO MOVIMENTO DEGLI UOMINI CASALINGHI COME PRATICA DI DIALOGO, RICERCA E AUTONARRAZIONE E SENSO DELLA VITA- senza la r maiuscola, senza prestigio ma come Gioco-grande avventura interiore e relazionale con le donne vissute come Soggetto cardine della società e delle comunità da costruire e vivere- il suo approdo Corposo-Culturale seguente e re-iniziale.
Ebbene tutto questo è racchiuso nella Casa-Museo di Capracotta e chiunque potrà venire a toccare con mano, leggere documentarsi.
Un abbraccio, Antonio
barchettaebbra@gmail.com